Il recente slancio rialzista di Bitcoin (BTC) ha fatto sì che la maggior parte degli indirizzi blockchain che detengono bitcoin si basino su guadagni non realizzati sui loro investimenti.
Secondo i dati tracciati dalla società di analisi IntoTheBlock, oltre il 97% degli indirizzi BTC sono ora “in the money”. Si tratta della percentuale più alta da novembre 2021, quando la più grande criptovaluta in termini di valore di mercato ha raggiunto il livello record di circa 69.000 dollari.
Si dice che un indirizzo sia in the money quando il tasso di mercato corrente di BTC è superiore al costo medio di acquisizione di BTC dell’indirizzo. In altre parole, la maggior parte dei detentori ha acquistato i propri BTC al di sotto del prezzo attuale della criptovaluta, pari a circa 65.000 dollari.
Secondo IntoTheBlock, i dati hanno implicazioni rialziste per il mercato.
“Data la notevole percentuale di indirizzi in profitto, la pressione di vendita da parte degli utenti che tentano di raggiungere il pareggio non ha più un effetto significativo”, ha affermato IntoTheBlock in una newsletter pubblicata venerdì, quando BTC veniva scambiato intorno ai 62.000 dollari.
“I nuovi arrivati che entrano nel mercato per acquistare monete, essenzialmente acquistano da utenti esistenti che stanno già realizzando un profitto”, ha affermato IntoTheBlock.
Bitcoin è cresciuto del 54% quest’anno, estendendo il guadagno del 154% del 2022, principalmente a causa dei forti afflussi negli ETF spot con sede negli Stati Uniti approvati a gennaio. L’adozione da parte di Wall Street degli ETF spot ha distorto la dinamica della domanda-offerta a favore dei rialzisti, aprendo le porte a un rally che potrebbe spingerla verso un nuovo massimo storico. L’indice CoinDesk 20, un indicatore del più ampio mercato delle criptovalute, è aumentato del 37,8% quest’anno.