La recente approvazione degli ETF ETH da parte della SEC potrebbe alla fine rivelarsi un evento più importante per Ethereum di quanto non lo sia stato per Bitcoin. Il dominio, la nicchia e la proposta di valore di Bitcoin come riserva di valore sono ben consolidati e difficilmente saranno messi in discussione nel breve termine. Ethereum, tuttavia, affronta una concorrenza molto più agguerrita, a volte faticando a distinguersi tra le narrazioni delle piattaforme di smart contract, fino a poco tempo fa.
Ora sappiamo che ci sono due importanti criptovalute che probabilmente non rischiano di essere definite titoli dagli enti regolatori statunitensi. Ciò potrebbe non significare molto per gli investitori al dettaglio, soprattutto al di fuori degli Stati Uniti, ma il superamento dell’incertezza normativa influenzerà molti investitori istituzionali nel prendere in considerazione catene da utilizzare, costruire e in cui investire.
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Ethereum continuerà probabilmente a dominare l’attività degli sviluppatori nello spazio blockchain, almeno quando si tratta di progetti di grandi dimensioni. Secondo il Developer Report di Electric Capital, lo scorso anno Ethereum (e la catena EVM in generale) ha attirato molti più sviluppatori rispetto a tutte le altre catene. I potenziali afflussi di capitale dagli ETF, percorsi istituzionali accessibili come BASE L2 di Coinbase e ora questo timbro di legittimità potrebbero rafforzare ulteriormente il suo dominio.
Dal punto di vista del progetto, la catena Ethereum ha una solida pipeline che include EigenLayer, Ethena e BUIDL di BlackRock. Solo il dollaro sintetico Ethena (USDe) ha accumulato in pochi mesi l’intera capitalizzazione di mercato delle stablecoin su Solana, ben 3 miliardi di $. Ciò non significa che altre catene non ospiteranno importanti progetti crypto: sicuramente lo faranno. Ma solo Ethereum (per ora) ospita protocolli con la cronologia e il track record necessari alle istituzioni per partecipare con un capitale significativo. Pensate ad AAVE o Uniswap, ad esempio.
Infine, un prezzo più alto dell’ETH potrebbe dare il via all’economia DeFi di Ethereum, innescando un potente ciclo di feedback. Per fare un semplice esempio: solo su AAVE, ci sono circa 9 miliardi di dollari di garanzie legate a ETH (tra wETH, wstETH, weETH), più un altro miliardo di dollari circa in L2. Certo, parte di questa garanzia viene utilizzata per strategie delta-neutral come il prestito ricorsivo e l’agricoltura dei punti, ma la maggior parte probabilmente non lo è.
Un prezzo ETH più alto – e un valore collaterale – potrebbero agire come un pacchetto di stimoli per la sua criptoeconomia. Crea effetti di ricchezza, più spesa, più investimenti, più leva finanziaria. Soprattutto se gli altcoin legati all’ETH seguiranno più in alto.
È troppo presto per dirlo, ma potremmo guardare indietro a questo momento in cui Ethereum si afferma come “Amazon” dell’economia degli asset digitali. Se lo scenario si realizzasse (ancora un grande “se”), potrebbe relegare altri layer 1 di smart contract a player di nicchia (come “Etsys”), anche se continua a supportare comunità fiorenti. Non è chiaro (almeno per me) se questa sia la strada migliore per il settore; forse un mondo multi-chain più equilibrato alla fine massimizzerebbe l’adozione, forse non lo sapremo mai. Ma a questo punto, il dominio di Ethereum sembra sicuramente il risultato più probabile.
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