Tokenomics e criptovalute sono argomenti caldi e in rapida evoluzione. Oggi più di un miliardo di dollari di investimenti in capitale di rischio sono andati a società che si occupano di sviluppo di tecnologie blockchain. Un numero crescente di applicazioni vengono esplorate da startup e aziende consolidate in campi diversissimi, da quello sanitario alla gestione dell’identità digitale, dall’elaborazione delle transazioni finanziarie, ai registri immobiliari. Un enorme potenziale in grado di trasformare servizi pubblici e privati ridefinendo il rapporto tra governi, cittadini e istituzioni in termini di condivisione dei dati e trasparenza.
Importanti aziende come IBM, Intel e Barclays, inizialmente tenutesi alla larga dal bitcoin temendo grane con frodi e criminalità, hanno progressivamente cambiato rotta mettendo a disposizione notevoli risorse per rricerca e sviluppo delle tecnologie legate alle criptovalute con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei loro business. In un recente studio di Deloitte, il 28% delle maggiori compagnie di tech e finanza ha già investito più di cinque milioni di dollari in tecnologie blockchain e un altro 25% prevede di investirli nel 2018.
Fra i cacciatori di teste la ricerca di ingegneri blockchain viene segnalata come “red hot”, vale a dire che la richiesta supera di gran lunga la disponibilità di professionisti sul mercato. Data la forte domanda degli sviluppatori blockchain, non sorprende che i miei stipendi superino le tariffe standard di mercato. Secondo il Financial News oggi, uno sviluppatore di blockchain può facilmente guadagnare 130.000 dollari all’anno, con i migliori talenti che possono arrivare fino a 650.000 dollari (quasi il doppio rispetto a un trader senior in acquisizioni e fusioni sulla piazza di Londra). L’area delle criptovalute, insieme a Clouding e Intelligenza Artificiale, rappresenta uno fra i settori più caldi all’interno del mercato del lavoro globale.
Una recente ricerca del Financial Times elaborata da LinkedIn sottolinea la recente onda di annunci di lavoro legati alla blockchain in tutti i settori, dalle finanze al retail. Lo scorso giugno il social network mostrava più 1000 posizioni aperte relative a posizioni inerenti le criptovalute, tre volte di più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una crescita degli annunci nel medesimo ambito pari al 40% a trimestre. In risposta alla domanda sull’aumento dei talenti, molte università nel mondo stanno aggiungendo blockchain e criptovalute ai loro elenchi dei corsi con l’obiettivo di formare gli esperti di domani. Le professionalità più richieste includono sviluppatori, analisti, data architect/engineers, consulenti tecnologici, specialisti tecnici, content marketing ed esperti di sicurezza.