Le nuove misure
A settembre 2023 è stato aperto il bando Swich per sostenere ricerca e sviluppo con una dotazione programmatica complessiva di 250 milioni di euro e una prima fase da 80 milioni.
A ottobre ha aperto lo sportello del bando Fesr”Attrazione e sostegno della propensione agli investimenti nel territorio”, con una dotazione di 35 milioni per rilanciare la propensione agli investimenti del sistema produttivo e favorire la riconversione industriale e la riqualificazione di aree industriali dismesse.
Entro la fine dell’anno è prevista l’apertura della nuova edizione dei contratti di insediamento destinati alle grandi imprese da oltre 10,6 milioni per favorire l’atterraggio o lo sviluppo di investimenti tramite la realizzazione di nuovi insediamenti o l’ampliamento di sedi già presenti in Piemonte e che generino nuova occupazione qualificata.
Cosa si è già fatto
Per raggiungere gli obiettivi dell’attrazione, la Regione Piemonte in questi anni ha messo in campo una serie di azioni utilizzando risorse europee, nazionali e regionali.
I contratti di insediamento 2021-2023 hanno attivato 8 insediamenti/ampliamenti per 23 milioni e mezzo di euro e 121 nuovi posti di lavoro, sono stati conclusi 25 accordi di innovazione con investimenti complessivi ricadenti sul Piemonte per 282,6 milioni e contributi regionali per oltre 19.6 milioni. Tali accordi, siglati a livello nazionale, coinvolgono 28 grandi imprese e 3 pmi. Nel 2022 e 2023 la Regione ha stipulato altri due Accordi di programma quadro con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy in base ai quali sono stati destinati rispettivamente 5 milioni quale riserva per le domande presentate a valere sui bandi ministeriali.
Negli ultimi tre anni grazie ai contratti di sviluppo sono stati programmati e/o investimenti realizzati per un totale di 532 milioni e circa 800 posti di lavoro.
Nel triennio 2019-2022 64 aziende sono beneficiario statale del Fondo Attrazione per oltre 47 milioni, con la previsione di nuove assunzioni per incrementi medi intorno al 20% rispetto agli occupati iniziali.
Ecco lo scenario
Il Piemonte raccoglie oggi circa il 10% del totale nazionale degli investimenti diretti esteri, classificandosi al terzo posto dopo Lombardia e Veneto. Sono più di 1.300 imprese che, pur rappresentando solamente l’1,3% delle unità locali, contribuisce per circa l’8% all’occupazione complessiva con oltre 150.000 addetti e un valore aggiunto di 11,8 miliardi di euro (il 18% del totale) e 46 ,2 miliardi di euro di fatturato (il 20% del totale). I Paesi di provenienza sono principalmente Francia (27,5% delle imprese, 25,2% degli addetti e 21,7% del fatturato), Stati Uniti (9,8% delle imprese, quasi il 20% degli addetti e il 20, 4% del fatturato) e Germania (12,3% delle imprese, 11,4% degli addetti, 14,5% del fatturato).
Negli ultimi due anni (2021-2022), sono stati avviati o annunciati 37 nuovi progetti di investimento, per un valore di oltre 500 milioni di euro: Coca-Cola ha investito 30 milioni e riaperto il sito di Gaglianico per produrre bottiglie in plastica riciclata; nel maggio scorso inaugurata a Torino la nuova fabbrica di Cartier nel nuovo sito costato 25 milioni di euro dove lavorano 450 persone di cui 120 appena assunte; Bulgari a Valenza ha avviato i lavori per raddoppiare gli spazi dello stabilimento ed assumere 650 nuovi dipendenti entro il 2028; Google Cloud ha aperto a Torino la seconda “cloud regione” in Italia per supportare l’accelerazione della digitalizzazione di aziende locali, amministrazioni pubbliche e organizzazioni globali.
Nell’ambito del progetto per l’Attrazione degli Investimenti affidato da Regione Piemonte a Ceipiemonte al 31 ottobre 2023 risultavano oltre 220 casi di valutazione di un potenziale investimento in Piemonte. La provenienza geografica di questi casi vede al primo posto il Regno Unito (15%) e, a seguire, Stati Uniti (14%), Germania (10%), Francia (9%) e Canada (5%). Per quanto riguarda i settori di investimento, i principali sono Real Estate (20%), ICT (15%), Salute e Benessere (14%), Aerospazio (12%), Automotive & Transportation (11%) e Logistica (8% ). Le province oggetto di interesse all’insediamento da parte degli investitori intercettati risultano: Torino (50%), Novara (10%), Alessandria (6%) e Cuneo (5%). Nel 22% dei casi non è stata indicata un’indirizzo per la localizzazione. I servizi di assistenza più richiesti dalla parte delle aziende estere offrono: Ricerca di opportunità localizzative (31%), Supporto per l’individuazione di fornitori/partner/fondi (19%) e supporto per l’individuazione di incentivi (17%).